A Vara – Carro trionfale dell’Assunzione
fulgida gemma cinquecentesca che avanza sfolgorante e policroma in un giorno di gioia e di sole

LE ORIGINI Lo scorcio di Medioevo che magnificò la città di Randazzo, rivive non soltanto per le opere d’arte, impreziosite dai secoli, ma anche per una suggestiva tradizione che dal 1500 è giunta sino a noi, nello scorrere lento degli anni accompagnata dal sussurro dell’Alcantara e protetta dalla maestosa mole etnea. La storia non lo afferma con sicurezza ma, da scritti dell’epoca, da leggende e dalla memorie popolare, si fa risalire l’istituzione di una grandiosa festa, quella dell’Assunzione, alla baronessa Giovannella De Quatris, nobildonna del tempo, signora di ricchi e vasti feudi. Sotto il suo patrocinio bravissimi artisti, artefici ed artigiani realizzarono il «Carro Trionfale» detto nel gergo popolare « A Vara».
Ed il modo in cui è stato congegnato tale carro trionfale, oltre a tecniche avanzatissime e geniali per quei tempi, ci conferma una maestria artistica elevatissima, unita ad uno spirito religioso e devoto, ad una fede convinta ed assoluta che ci fa meglio comprendere quella società,
quei comportamenti propri di quel popolo, intima caratteristica di quei tempi.
La stessa nobile Giovannella, si dice abbia lasciato l’incarico alla Chiesa di S. Maria, oggi Basilica Pontificia, di tramandare ai posteri la manifestazione, dotandola all’uopo anche di mezzi finanziari.
Purtroppo l’amministrazione De Quatris, non poté far onore a quel vecchio impegno se non con intervalli più o meno lunghi e man mano ricorrendo sempre più alle sovvenzioni delle varie amministrazioni comunali ed a quelle dei cittadini.
Nel 1973, i festeggiamenti cominciarono ad assumere un aspetto di sempre maggior richiamo turistico ed in particolare l’antico, spettacolare e bellissimo carro.

COS’E’ ? COM’E’ FATTA ?
«A Vara» viene allestita non perdendo nulla della originaria concezione, dello sfarzo, della magnificenza e del simbolismo primitivi.
Non è facile descrivere la figura imponente e fantasmagorica del Carro trionfale L’Assunzione trova in esso una riproduzione simbolicamente perfetta: alla base un argenteo sepolcro spalancato, colmo di fiori, mostra come il corpo della Vergine non dovette subire la distruzione comune agli altri corpi mortali ma venne destinato alla gloria immediata. essendo libero dalla macchia originale.
Più in alto, S. Tommaso in ginocchio, prega e pur trovandosi alquanto distante del fulgore centrale, mostra di credere e di inchinarsi al Dogma dell’Assunzione, lui che non aveva voluto prestar fede alla Resurrezione di Gesù.
Seguono nell’ascesa quattro angeli e poi due grandi ruote che con movimento proprio girano e, di angeli, ne portano seco altri otto: con un semplice sistema meccanico mantengono l’equilibrio restando sempre in posizione verticale.
S. Michele, con la lucente spada in pugno, mostra d’esser sempre pronto e. lottare contro le forze del male per il trionfo della sua Regina.
Infine proprio nel punto più alto, abbiamo la bellissima scena madre: la Vergine arrivata al Cielo, è incoronata Regina dalla SS. Trinità che sovrasta su un trono di gloria.
Ancora uno slancio (il cono a fiori), la grande corona tempestata di gemme e. su un globo raffigurante la terra, il simbolo mistico per eccellenza: la Croce.

DATI TECNICI
Tutte le figure (santi, apostoli, angeli), non sono dipinte o scolpite, ma persone vive, vivissime, che cantano un tanto antico quanto suggestivo inno – in dialetto siciliano – all’Assunta Trionfante; ed è vivo pure il battagliero S. Michele che non ristà dall’agitare la folgorante lama e dà il «via» all’angelico coro…
Il sostegno centrale, un grosso tronco del diametro di 40 cm., non è fisso, ma compie un movimento rotatoria continuo che ha per immediata conseguenza la rotazione di tutto l’apparato comprese le persone e le due grandi ruote già per se stesse mobili in altro senso.
Dalla base al vertice dell’enorme «simbolo» si inseguono centinaia di figurine ornamentali in rilievo, nuvole d’argento, specchi a profusione delle dimensioni più svariate, una miriade di scaglie d’oro, argento, smeraldo, arancio, zaffìro…
Il brillio gioioso di tanta ricca veste, i barbagli vivissimi che gli specchi lanciano colpiti dai raggi solari, sottolineano l’apoteosi della Vergine che accede al Trono dell’Eterno.
Il carro base, costellato di fiori, ha un’area di 18 mq. Il complesso misura da terra al sommo vertice quasi 20 metri – si noti, nella foto accanto, come 1’edificio di quattro piani sia largamente superato ed è trainato con robuste funi da popolo festante. Pesa trentadue tonnellate.

IL l5 AGOSTO
Parecchio tempo prima, viene costituito un numeroso comitato di Cittadini che assumendo
i vari incarichi (organizzazione, stampa, realizzazione) comincia il lavoro.
Oltre alle manifestazioni del giorno 15, vengono organizzate per i giorni precedenti. gare sportive, trattenimenti canori e recitali, spettacoli folkloristici.
Il Comitato è sostenuto da tutti gli Organi preposti al turismo: dall’Assessorato comunale a quello provinciale ed a quello della Regione Siciliana. Una parte rilevante svolge l’Ente Provinciale al Turismo di Catania e si può quindi comprendere l’importanza che assumono i festeggiamenti sotto il patrocinio di tali Organi.
Si viene da ogni parte dell’isola ed in gran numero gli stranieri i quali approfittano dello splendido spettacolo (assolutamente unico) per imprimerlo sulle loro pellicole e portarlo lontano… il più bel ricordo di un’estate in Sicilia, del suo folklore, del sempre vivo spirito siciliano nel
conservare le sue tipiche, caratteristiche, belle tradizioni.